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Applicazioni delle Tecnologie IC per la Partecipazione
dei Cittadini al Miglioramento dell'Ambiente Urbano

Giovanna Anselmi, ENEA - Ugo Mocci, esperto ICT

[Versione italiana dell’articolo “Applying ICTs to Public Partecipation in Enhancing the Urban Environment”, pubblicato su IPTS Report n.69, novembre 2002]

Sommario. La possibilità di combinare la partecipazione attiva del pubblico con strumenti di comunicazione interattiva sviluppati nell'ambito di Internet può essere sfruttata per creare un sistema di monitoraggio delle città che consenta le segnalazioni del pubblico sui servizi pubblici e sull’ambiente urbano, integrando così i sistemi di monitoraggio esistenti e migliorando l'efficienza dei servizi pubblici della città.

Rilevanza. La realizzazione di sistemi interattivi basati sul Web può complementare un'ampia gamma di strategie adottate dalle autorità di governo locale e consentire in particolare: di migliorare l'efficienza dei servizi pubblici, di conoscere più in dettaglio i problemi della città, di stimolare un maggior rispetto dell'ambiente,favorendo una più ampia partecipazione nella democrazia locale e consolidando la coesione sociale.

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I punti di vista espressi appartengono agli autori e non riflettono necessariamente quelli della Commissione Europea.

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Introduzione

Le applicazioni a livello locale delle ICT, in particolare quelle su Internet, si concentrano soprattutto sulla messa a disposizione dei cittadini di soluzioni adeguate alle loro necessità individuali, ad es. l’accesso a informazioni di carattere generale o specifico, lo svolgimento di pratiche amministrative, l’adesione a servizi di newsletter, ecc.. Tuttavia, il loro uso può facilmente essere esteso per riportare alle autorità locali notizie ed eventi concernenti inefficienze e difficoltà che si verificano nelle aree urbane. Differenti tipi di sistemi e applicazioni basati sul Web sono in via di sviluppo per facilitare l'interazione tra i cittadini, il governo locale e i servizi pubblici. Essi sono fondamentalmente orientati a rendere disponibili con continuità sul Web informazioni di interesse generale e applicazioni di tipo amministrativo, inviare segnalazioni di allerta a gruppi registrati, gestire i reclami, ecc.. Vari progetti europei ( ad es. TELECITIES e MAJORCITIES) stanno attivamente sviluppando sistemi per migliorare l'interazione tra le autorità locali, i cittadini e i consumatori e promuovere l'innovazione nei servizi ai cittadini.

Oltre ad indirizzare le esigenze individuali dei cittadini, le autorità locali sono anche impegnate a mantenere e migliorare la qualità dell'ambiente e dei servizi pubblici collettivi. Queste difficoltà sono spesso accentuate da alcuni fattori, come i processi di rapida urbanizzazione, la perdita di identità delle città, il decadimento dei pubblici comportamenti, la difficoltà ad integrare differenti gruppi etnici, ecc. (è previsto che tutte queste difficoltà peggiorino in futuro poiché i demografi prevedono che il 70-80% dell'umanità vivrà probabilmente in poche dozzine di agglomerati urbani entro il 2030-2050). Da questo punto di vista, le politiche di breve termine adottate dalle autorità locali includono soprattutto misure organizzative ed amministrative, ad esempio la creazione di agenzie responsabili del monitoraggio della qualità dei pubblici servizi, l'adozione di regole gestionali e amministrative più flessibili, l'addestramento di personale ausiliario incaricato di specifiche funzioni (la sorveglianza dei parchi, dei giardini, delle corsie preferenziali dei bus, ecc.), la promozione di giornate dedicate alla raccolta e alla rimozione di oggetti abbandonati ed altre ancora.

Nessuna delle misure menzionate è verosimilmente capace di offrire una soluzione definitiva (basti notare ad es. come l'efficienza dei servizi pubblici è limitata dalla difficoltà di creare un vero mercato dei servizi con aziende in competizione fra loro e il reclutamento di personale ausiliario, sebbene probabilmente efficace nel breve termine, può risultare una soluzione costosa e meno flessibile nel medio lungo termine ecc. ). Sebbene provvedimenti di questo genere confermino l'esistenza dei problemi e la volontà degli organismi responsabili di affrontarli, affinché gli sforzi delle autorità locali abbiano successo, è opportuno che siano integrati con ulteriori strategie di intervento, in modo da consentire ai cittadini di essere più vicini alla gestione della loro città.

In questo contesto le ICT possono essere considerate un mezzo affidabile di intervento per trasformare i cittadini in attori fondamentali del monitoraggio urbano e allo stesso tempo modificare in meglio i comportamenti del pubblico e migliorare la catena operativa utilizzata per la fornitura dei pubblici servizi.

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La partecipazione pubblica nel monitoraggio dell'ambiente urbano

In molti paesi il ruolo della partecipazione del pubblico è riconosciuto come centrale per migliorare la qualità della vita nelle città ( Box 1). Tuttavia è stato osservato (World Markets Research Centre, 2001) che le iniziative che coinvolgono i cittadini sono spesso caratterizzate da un approccio educativo, cioè orientato ad educare ed informare, mentre viene ignorata la possibilità che i cittadini vogliano svolgere un ruolo attivo nel monitoraggio della vita e della qualità dei pubblici servizi della città. Questa osservazione spiega perché finora non si sono sviluppati piani per coordinare e utilizzare gli sforzi dei cittadini convogliandoli per monitorare lo stato della città nel suo insieme. Attualmente essi contribuiscono solo individualmente inviando lettere ai giornali o alle autorità locali e i giornali, gli altri media e le associazioni ricevono regolarmente i reclami dei cittadini e talvolta fungono da portatori delle loro istanze alle autorità locali. Malgrado ciò, l'effettivo impatto di queste segnalazioni sulla qualità dei servizi pubblici è spesso molto limitato sicché vi sono una relativamente scarsa fiducia e un numero ridotto di canali per il diretto intervento dei cittadini. Differenti fattori possono spiegare questa scarsa efficacia:

  • l'interesse dei cittadini sembra essere focalizzato ad aree ristrette, riguardanti l'ambiente in cui i cittadini direttamente vivono (la loro strada o il loro quartiere), mentre i cittadini tendono ad essere meno attivi in relazione ad ambienti più ampi;
  • I media possono giocare un ruolo importante nello stimolare le segnalazioni dei cittadini e nel rappresentare il punto di vista del pubblico, ma inevitabilmente sono più attratti dalla curiosità delle singole storie che risultano di maggiore interesse per i lettori;
  • le segnalazioni da parte dei cittadini sono manipolate separatamente l'una dall'altra e non costituiscono un processo aggregato, come è richiesto per ampliare effettivamente la conoscenza della città e per cambiare il modo in cui i servizi sono organizzati e forniti;
  • le compagnie dei pubblici servizi generalmente effettuano il monitoraggio in maniera indipendente, secondo quanto previsto dai contratti di servizio, che generalmente non prevedono un ruolo per la partecipazione del pubblico;
  • le pubbliche istituzioni e organizzazioni molto spesso assumono un approccio di tipo educativo verso i cittadini, relegandoli così ad un ruolo secondario;
  • pochi programmi sono dedicati allo sviluppo e all'introduzione di sistemi di tecnologia avanzata capaci di promuovere l'attiva partecipazione dei cittadini al monitoraggio delle città e di fornire canali efficaci alla loro partecipazione.

Molte delle limitazioni sopra descritte potrebbero essere superate in diversi campi della vita nelle città con l’impiego di sistemi interattivi basati sul Web.

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Box 1. Esperienze di partecipazione dei cittadini al governo e al monitoraggio delle città

L'interesse delle autorità municipali nell'incoraggiare la partecipazione del pubblico ai processi di informazione, consultazione e assunzione delle decisioni riguardanti lo sviluppo urbano (valutazione di proposte della pubblica amministrazione, istituzione di tavoli per la negoziazione e la risoluzione dei conflitti, disseminazione delle informazioni sullo sviluppo urbano e sulla qualità ambientale, ecc. ) non è tuttora molto diffuso. Tuttavia, utili esperienze di partecipazione si sono avute con una varietà di esperimenti, basati su molti approcci differenti. Alcuni schemi pilota, come gli "Urban Centres" in USA e gli "Architectural Centres" in UK, l'iniziativa della municipalità di Vienna (http://www.wien.gv.at/: traffico, priorità del trasporto pubblico, espansione urbana, qualificazione della Yppenplatz), il "Participation Project" che ha coinvolto oltre 50 municipalità della Finlandia, ecc., offrono esempi di “informazione interattiva”, in cui l'informazione dai e verso i cittadini è data in un contesto dove i canali per ottenere la partecipazione del pubblico sono già configurati (centri informativi, siti Web, settimane delle attività, mostre e presentazioni, ecc. ). Il “Modello Oregon” negli Usa e gli altri esperimenti in Canada, Nuova Zelanda, Nord Europa sono invece esempi di un approccio più ampio, in cui l'obiettivo è di costruire una "Community visioning", cioè un sistema di strategie ed azioni obiettivo capaci di guidare lo sviluppo dell’intera comunità urbana. “Planning for real” (NIF, England), “European Awareness Scenario Workshop” (DG XIII EC), “Annual Democratic Plan” (Arun, UK) sono alcuni esempi di "Urban Scale Design”, in cui la “Community Visioning” è stata applicata ad es. al restauro degli edifici, ai programmi per le case popolari, all'uso dello spazio pubblico.

Per coinvolgere la “partecipazione dei cittadini” si può far riferimento a gruppi differenti di persone (l'intera popolazione, gruppi di rappresentanti, gruppi di istituzioni pubbliche e private, ecc.); talvolta sono anche predisposte strutture permanenti dedicate alla partecipazione, come quelle di Newcastle (Community Planning and Democratic Renewal http://www.newcastle.gov.uk/default.htm;) e di Roma (USPEL- Special Office for Citizens’ Participation and District Laboratories http://www.comune.roma.it/uspel/).

Gli approcci alla partecipazione dei cittadini sopra menzionati coprono differenti fasi del processo di consultazione e di assunzione delle decisioni. Molto più limitati invece sono i casi di partecipazione dei cittadini al monitoraggio ed al controllo dell'ambiente e dei servizi pubblici, come la pulizia dei fiumi e dei parchi, la rimozione dei cartelloni illegali, la rimozione e il trattamento dei rifiuti, ecc.. Stimoli più forti e iniziative più appropriate sono richiesti in quest'area per adottare nuovi approcci organizzativi e sviluppare idonei strumenti di supporto alla partecipazione del cittadino (ad esempio il sistema CitySensor —vedi Box 2).

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La realizzazione di sistemi interattivi per il monitoraggio urbano basati sul Web

La realizzazione delle “città digitali” apre la possibilità di nuova opportunità per dare ai cittadini un ruolo centrale nella vita della città. La presenza di centinaia di migliaia di cittadini, la diffusione dei punti di accesso pubblico ad Internet e la disponibilità di un enorme numero di PC e di altri dispositivi di proprietà dei cittadini, atti ad operare in rete e distribuiti su tutta la città, costituiscono una solida base per sviluppare potenti sistemi integrati basati sul Web e utilizzabili per monitorare efficientemente le città.

I tradizionali mezzi di comunicazione usati dai cittadini (telefono, fax, lettere, posta elettronica), che richiedono l'intervento e l'interpretazione umana, non consentono l'invio e l’elaborazione automatica dei messaggi, evidenziando la natura della barriera più rilevante da superare. Anche seguendo un approccio semplice ed efficace gli eventi più importanti che intervengono nelle città possono invece essere classificati e descritti secondo formati da questo punto di vista più appropriati e accessibili sul web.

Ogni qual volta i cittadini osservano inconvenienti, disservizi o altri problemi nell'ambiente o nei servizi pubblici, essi possono accedere a un sito web dedicato e, con l'aiuto di procedure intelligenti di supporto e di formati predisposti appropriati, indicare la localizzazione spaziale e temporale, e il tipo dell'inconveniente osservato. I messaggi così generati dai cittadini, possono quindi essere acquisiti nella base dati del sito, dove possono essere automaticamente verificati e elaborati. Sistemi di questo tipo possono fornire un approccio complementare a quelli già usati dalle autorità locali per migliorare i servizi e la qualità dell'ambiente urbano.

Un sistema di monitoraggio e controllo incentrato sulla partecipazione dei cittadini può consentire benefici di diverso tipo. Esempi dei diretti benefici consentiti da tali sistemi possono desumersi dal loro impiego per il monitoraggio in tempo reale dell’ambiente e dei servizi pubblici urbani. Per esempio nel sistema CitySensor (Box 2), i messaggi inviati dai cittadini sono inviati in gruppi ai dipartimenti e ai fornitori dei servizi per gli interventi necessari, e le risposte agli inconvenienti riscontrati possono essere pubblicate sul Web, dove gli stessi cittadini possono monitorarne lo stato finché l’inconveniente non sia stato definitivamente risolto. La raccolta automatica e la memorizzazione dei messaggi di cittadini in un sito a ciò dedicato può consentire la costruzione di mappe e statistiche degli inconvenienti riscontrati e delle caratteristiche della gestione delle aziende di pubblico servizio, utilizzabili per migliorare la qualità dell'informazione sui problemi della città e per evidenziare ogni necessità di riorganizzazione dei servizi. Inoltre, lo stesso sito web che ospita il sistema, può anche costituire il luogo naturale per la pubblicazione di pagine on-line e la gestione di forum di discussione, dove le soluzioni proposte per i problemi urbani possono essere presentate, discusse, emendate e approvate, stimolando così ulteriormente il cambiamento nei comportamenti e l‘attivo contributo dei cittadini alla vita della città. Queste caratteristiche fanno di questi sistemi un potente strumento per la partecipazione democratica nelle aree locali. Inoltre, poiché la stessa infrastruttura può essere utilizzata per differenti servizi di pubblico interesse, si possono conseguire l'ottimizzazione dei costi di gestione e la massima scalabilità del sistema.

I benefici indiretti di questo tipo di sistemi includono anche quello di dare ai cittadini una più grande percezione del loro ruolo nella vita della città, rendendo i cittadini consapevoli di costituire una comunità i cui reclami e le cui segnalazioni vengono ascoltate. Rendere i cittadini più vicini alla città in cui vivono, inoltre, può consentire miglioramenti in alcuni aspetti dei comportamenti pubblici dei cittadini. In termini di visione sistemica, la realizzazione di sistemi basati sulle segnalazioni dei cittadini introduce una anello di controllo, esterno sia alla catena di fornitura dei servizi sia ai processi di controllo ambientale già attualmente effettuati, rendendo così possibile una utile cooperazione tra cittadini e aziende di pubblico servizio. Le informazioni raccolte consentirebbero tra l’altro l'effettuazione di monitoraggi più mirati e l’individuazione di liste di priorità ottimizzate per i servizi di manutenzione, introducendo i cittadini nel processo stesso di erogazione dei pubblici servizi, migliorandone così l'efficienza e la qualità complessiva.

Sebbene gli esperimenti con sistemi che consentano le segnalazioni dei cittadini sui servizi pubblici e la loro partecipazione al monitoraggio delle aree urbane siano ancora allo stadio iniziale, un certo numero di fattori può essere a priori identificato come di importanza fondamentale per il successo degli approcci di questo tipo. Dal punto di vista delle risorse necessarie, sebbene i sistemi siano progettati per gestire i messaggi in modo automatico, oltre all'impegno per lo sviluppo del sistema, devono essere previste adeguate risorse per la gestione del sito Web, in particolare per l'aggiornamento e l’introduzione di nuove “forms” per l'invio dei messaggi, l'estensione delle procedure di elaborazione e lo sviluppo di interfacce di “back office”. Si tenga però presente che, sebbene la partecipazione dei cittadini al monitoraggio della città consenta di realizzare nello stesso ambiente sia la gestione dei reclami individuali sia il monitoraggio statistico, per motivi di convenienza le due aree funzionali possono essere realizzate a differenti stadi di sviluppo e messe in servizio in successione l’una rispetto all’altra. E’ inoltre necessario adottare anche una promozione adeguata (utilizzando sia il sistema della pubblicità sia il sistema educativo) in modo da assicurare la credibilità dell’azione dei cittadini e fronteggiare le possibili riserve eventualmente frapposte sia delle autorità locali sia delle aziende di pubblico servizio. Per facilitare i problemi relativi alla messa in servizio del sistema, inoltre, l’accesso potrebbe essere limitato a gruppi selezionati. Infine, devono essere predisposti adeguati strumenti per la sicurezza, in modo da proteggere il sistema dai malintenzionati (sebbene sia opportuno notare che gli stessi inconvenienti saranno probabilmente segnalati da molti cittadini, per cui è scontato un certo grado di ridondanza intrinseca dei messaggi ). Prima di ogni altra cosa, il sito web che supporta il sistema deve essere accessibile, efficiente e affidabile, impiegando un’ampia gamma di tecnologie avanzate dei siti web (interfacce multi-lingue amichevoli, controllo di accesso, gestione dinamica delle forms, gestione in linea del database, uso di sistemi esperti e di supporto alle decisioni, ecc. ). L'esempio di sistema CitySensor , attualmente in fase di sviluppo in Roma, è descritto nella Box 2.

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Box 2. Esperimento di sistema CitySensor pianificato in Roma

Un’ esperimento in campo è stato progettato e verrà realizzato nella città di Roma al fine di i) esplorare l'applicabilità dei sistemi che consentono le segnalazioni del pubblico sui servizi e la partecipazione dei cittadini al monitoraggio delle aree urbane; ii) dimostrare l'interesse che tali sistemi rivestono per i responsabili del governo della città e per le aziende dei servizi pubblici.

L’esperimento consentirà di monitorare lo stato e l'evoluzione di strade, cammini ciclabili, aree di parcheggio, traffico veicolare, trasporti pubblici, polizia urbana, illuminazione pubblica, inquinamento ambientale, e l'efficacia di altri servizi pubblici ( pronto soccorso e ospedali, uffici postali, scuole, ecc. ).

Tutti gli eventi significativi in tali ambiti sono categorizzati e opportunamente formattati in modo da poter essere automaticamente selezionati e segnalati a un sito web centrale dove sono raccolte ed elaborate. Collegandosi al sito Web roma6tu i cittadini potranno realizzare un ampio numero di funzioni, tra le quali:

  • l'invio di messaggi su inconvenienti, malfunzionamenti o altri problemi riscontrati nell'ambiente urbano e nei servizi pubblici (per questo scopo roma6tu mette a disposizione uno speciale formato, chiamato “Infocity”, in aggiunta ai tradizionali canali di comunicazione costituiti dall'invio di posta elettronica ed immagini);
  • l'invio di messaggi “Infocity”, automaticamente raggruppati da roma6tu, direttamente a istituzioni, autorità locali e aziende di pubblico servizio;
  • la verifica della rapidità e della qualità della manutenzione fornita dagli organismi responsabili della manutenzione della città;
  • l'attivazione di un processo democratico dal basso nel quale discutere, emendare e approvare proposte riguardanti la città su argomenti effettivamente condivisi dai cittadini;
  • la risposta a questionari e inchieste proposte da roma6tu per quanto riguarda i problemi della città.


Le Infocity dei cittadini, una volta elaborate e analizzate nel loro insieme, forniranno anche la base della costituzione di un Archivio, contenente tutte le Infocity, le foto e i messaggi inviati dai cittadini a roma6tu e dell'Osservatorio Ambientale e dei Servizi Pubblici di roma6tu, che fornirà statistiche e rapporti on-line sui più significativi eventi della città.

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Conclusioni

L'analisi demografica indica che fino all’ 80% dell'umanità potrà vivere in appena poche dozzine di macroagglomerati urbani entro il 2030-2050 e che anche i paesi occidentali dovranno affrontare continui cambiamenti nelle condizioni ambientali e sociali delle grandi città, che possono portare all’acuirsi dei problemi e ad un indebolimento delle relazioni tra i cittadini e la città in cui essi vivono.

In questo contesto, i responsabili locali necessitano di migliori sistemi di monitoraggio sociale ed ambientale, al fine di acquisire una più compiuta conoscenza dei problemi della loro città, contribuire a una più efficace ed economica fornitura dei servizi pubblici collettivi, migliorare i comportamenti dei cittadini per quanto riguarda il rispetto dell'ambiente; inoltre stimolare una più larga partecipazione dei cittadini nella democrazia locale e consolidare la coesione sociale.

La realizzazione di sistemi che consentono il feedback dei cittadini sui servizi e sullo stato delle aree urbane, combina la partecipazione attiva dei cittadini con strumenti tecnologici avanzati disponibili su Internet, e rappresenta una strategia complementare per rafforzare il ruolo attivo dei cittadini nella vita della città.

Riferimenti

TELECITIES: http://www.telecities.org/
MAJORCITIES: http://www.majorcities.org/
World Markets Research Centre, GLOBAL e-GOVERNMENT SURVEY, settembre 2001
http://www.wien.gv.at/
http://www.newcastle.gov.uk/default.htm
http://www.comune.roma.it/uspel/

Contatti

Ugo Mocci, ICT expert

Tel.: +39 670 47 50 16, e-mail: umocci@inwind.it

Giovanna Anselmi, ENEA/UDA/ADVISOR

Tel.: +39 636 27 28 01, e-mail: ganselmi@sede.enea.it

Panayotis Christidis, IPTS

Tel.: +34 95 448 84 93, fax: +34 95 448 82 79, e-mail: Panayotis.Christidis@jrc.es

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Nota sugli autori
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  • La Dr. Giovanna Anselmi si è laureata in Scienze Politiche all’Università Cattolica di Milano nel 1970. Fino al 1983 ha svolto ricerche sulle Politiche Sociali e la Pianificazione Economica presso l’ISPE (Istituto per la Programmazione Economica). Dal 1983 è ricercatore senior presso la UDA/Advisor Unit dell’ENEA (Ente Nazionale per le Energie Alternative), dove è stata responsabile di varie attività di ricerca e valutazione in progetti nazionali e internazionali. I suoi interessi professionali riguardano l’evoluzione e l'impatto delle tecnologie IC sugli scenari economici sociali e culturali, gli sviluppi tecnologici e gli studi sulla crescita sostenibile.
  • Il Dr. Ugo Mocci si è laureato in ingegneria elettronica presso l'università di Roma La Sapienza nel 1966, dove fino al 1969 avvolto ricerche sui sistemi di controllo automatico con applicazioni alla bioingegneria, alla strumentazione e ai sistemi di acquisizione dati. Nel 1970 ha raggiunto la Fondazione Ugo Bordoni dove ha diretto e gestito gruppi di ricerca sul progetto e la pianificazione delle reti di telecomunicazione, la gestione e l'analisi prestazionale delle reti, il controllo della qualità delle reti Internet ad alta velocità e delle reti a larga banda per servizi interattivi. Ha partecipato a progetti promossi dalle organizzazioni europee ESA, RACE e COST, e fino al 1999 è stato segretario dell’ENPW (European Network Planning Workshop). Ha presentato circa 100 contributi in congressi internazionali ed è stato co-editor del volume Broadband Network Teletraffic, Lecture Notes in Computer Science N. 1155, 1996, Springer- Verlag. Il suo principale interesse riguarda attualmente le applicazioni sociali delle tecnologie IC, rivolte alla promozione della partecipazione dei cittadini al governo locale delle aree urbane.